Sul futuro della Biblioteca provinciale di Pisa, nessuna risposta da parte della Provincia ne dai gestori delle Officine Garibaldi

“Da mesi esprimiamo forti preoccupazioni sul futuro della Biblioteca provinciale e sulla sua ‘ricollocazione all’interno delle Officine Garibaldi’ senza però ricevere alcuna risposta da parte della Provincia di Pisa e del suo Presidente, Marco Filippeschi.”

03ottobre 2017 da Una Città in Comune-Rifondazione Comunista, Pisa

Condividiamo la preoccupazione di molti cittadini sulla sorte che farà il patrimonio librario e l’emeroteca della Biblioteca provinciale. La relazione previsionale datata luglio 2017 dice che per metà ottobre la biblioteca sarà aperta al pubblico. Sembra però difficile che entro due settimane ciò possa accadere. Però se davvero tutto il patrimonio della Provinciale fosse davvero disponibile entro la fine del 2017, sarebbe già un risultato. Rimarrebbero da capire alcune cose non chiarite nei documenti ufficiali usciti finora:

1) Chi verrà messo a lavorare nella biblioteca? L’emeroteca raccoglie un corpo documentario prezioso e molto delicato: siamo sicuri che la Cooperativa Sociale Paim, Artide & Antartide e Hispanico siano capaci di maneggiarlo? Attualmente queste tre società non dispongono di professionalità interne con le competenze necessarie, e la biblioteconomia non è ora e non è mai stata un loro settore di intervento: eppure in questi giorni stanno allestendo gli spazi per la biblioteca. Con quali criteri?
2) I servizi di consulenza e prestito saranno erogati in cambio del pagamento di una tessera? A proposito ricordiamo che una decina di anni fa l’Associazione italiana biblioteche (AIB) era impegnata in una campagna contro il prestito a pagamento nelle biblioteche (“Non pago di leggere”). Non vorremmo dover sollevare un caso nazionale…
3) Quale piano di acquisti e di valorizzazione del patrimonio librario e delle riviste è stato progettato dalle tre società? Oppure per loro la Biblioteca rappresenta solo un insieme di libri da mettere in esposizione?

Oltre a queste domande, ci auguriamo che alle Officine Garibaldi venga messa a disposizione l’intera biblioteca, non solo una parte del suo patrimonio. Girano voci che ci sia l’intenzione di limitare il patrimonio consultabile ai soli libri dedicati al turismo e allo sport. Speriamo che di sole voci si tratti. Ma, ci piacerebbe avere una risposta dai gestori delle Officine Garibaldi.

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