6gennaio 2016 di S.L.
Oltre 160 tra pisani e livornesi, questa mattina hanno affrontato la bassa temperatura dell’acqua tuffandosi in mare a Marina di Pisa per l’ottava edizione del “Tuffo di Befana”, organizzata dall’associazione Amici del Mare, Comune di Pisa, Admo, Avis e Pubblica Assistenza del litorale pisano.
Terminato il bagno sono stati distribuiti panettoni, pandori e thè caldo per recuperare il caldo, poi il vicesindaco di Pisa, Paolo Ghezzi, presente al tuffo, ha premiato il partecipante più giovane, Edoardo Carrani, di 8 anni di Crespina (Pisa) e il più anziano, Egisto Gassani, livornese di 75 anni.
Da segnalare un brutto episodio verificatosi quando, questa mattina, gli attivisti della comunità curda toscana si sono tuffati in mare a Marina di Pisa indossando magliette gialle con la scritta: “Stop al genocidio in Kurdistan”
Contrariamente a quanto avvenuto a Viareggio e Livorno in occasione del tuffo di capodanno, alcuni degli organizzatori dell’evento con la presenza delle forze dell’ordine, hanno contrastato la presenza degli attivisti preoccupati proprio del fatto che questa potesse assumere anche connotati di natura sociale e/o di denuncia politica.
Dal comunicato del Coordinamento Toscano per il Kurdistan, al di là della polemica e/o di qualche insulto ricevuto, rileviamo tutta l’amarezza e la delusione subita da un comportamento simile, avvenuta proprio nel giorno in cui in tutto il mondo si piange l’ennesimo femminicidio (triplice) avvenuto ieri a a Silopi (distretto di Şırnak – Kurdistan Turco), dove le forze dello stato turco hanno giustiziato con una vera e propria esecuzione Pakize, Sêvê e Fatma, tre donne, tre bellissimi fiori, tre attiviste appartenenti a partiti e organizzazioni democratiche della resistenza del popolo curdo.
Quello che sta avvenendo in Turchia è un vero e proprio genocidio che il governo di Erdogan sta compiendo ormai da mesi nelle città e nei quartieri, con centinaia di civili morti e milioni di cittadini sotto coprifuoco o in fuga dai propri territori, che con queste iniziative o bliz i curdi residenti e ospiti in Toscana vogliono denunciare e portare, legittimamente, all’attenzione dei mass media.
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