28 aprile, si celebra oggi la Giornata Mondiale delle Vittime dell’amianto. oltre 4000 i morti

Il 28 aprile di ogni anno vengono ricordate le vittime dell’amianto, una giornata internazionale di commemorazione dei lavoratori morti in incidenti sul lavoro o da malattie causate dal lavoro.

Nonostante siano passati 25 anni dalla sua messa al bando, nel 1992, l’amianto continua il lento decorso delle patologie ad esso legate, un avanzare inesorabile dove i decessi non diminuiscono, 11 ogni giorno, uno ogni due ore, muoiono di mesotelioma pleurico o di uno degli altri tumori asbesto correlati.

Il numero di vittime, infatti, mostra un trend in crescita che imporrebbe di procedere urgentemente con le bonifiche, diversamente rischia di diventare uno stabile problema ambientale, sanitario e sociale, mettendo a rischio anche la salute di intere future generazioni. In Italia sono trentadue milioni le tonnellate di amianto ancora sparse sul territorio, a causa degli inaccettabili ritardi su censimento, mappatura e interventi/bonifiche.

28aprile 2017 da Delegati e Lavoratori Indipendenti-Sindacato Generale di Base, Pisa

Sono morte silenziose quelle per malattie contratte nei luoghi di lavoro, non sempre i processi hanno fatto luce sulle responsabilità e si sono concluse con incredibili irrisori risarcimenti. I dati Inail parlano solo tra il 1993 e il 2008 di 16 mila casi accertati, è bene sapere che l’aspettativa di vita è piuttosto bassa e la morte arriva dopo lunghe sofferenze.

Sono oltre 4000 i morti per amianto in Italia, nonostante siano passati 25 anni dalla sua messa al bando, nel 1992, l’amianto continua a uccidere. Eppure mentre in Italia l’amianto veniva in altri paesi era messo al bando conoscendone la estrema pericolosità. Negli ultimi anni si è abbassata la guardia nella lotta contro le malattie contratte per causa di lavoro, le stesse statistiche non sempre vengono aggiornate.
Intere aree del paese attendono da anni stanziamenti economici per la bonifica di ex fabbriche con la contaminazione del territorio circostante, la bonifica, come la messa in sicurezza di strade e scuole, non è una priorità per i Governi e in questo modo l’amianto continua a provocare vittime e danni incalcolabili all’ambiente

Per questo anche a Pisa vogliamo ricordare la giornata mondiale per le vittime di amianto ricordando che la bonifica delle aree contaminate è ancora lontana dal divenire realtà.

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