Ieri il vertice convocato dal prefetto Attilio Visconti decide lo sgombero esecutivo del campo rom Bigattiera a Tirrenia, il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, formalizza l’ordinanza
30settembre 2015 di S.L.
E oggi, 30settembre, in mattinata (verso le ore 7,30) arrivano leste le forze dell’ordine, poliziotti e agenti della polizia municipale, accompagnati dai vigili del fuoco e l’ambulanza della Croce Rossa, insomma una azione in piena regola per ripristinare quella legalità tanto decantata, ormai, da troppi politici e opinionisti.
Ma di quale legalità si tratta? Se, stando alle motivazioni date, il problema è principalmente quello di ordine sanitario e certamente (non secondario) della microcriminalità che trova oggettivamente humus in quella condizione di degrado culturale e di emarginazione sociale! E se il sindaco ha l’obbligo di tutelare la salute siamo proprio certi che questo sia il protocollo sanitario migliore?
Adesso con lo sgombero e l’allontanamento dal campo della Bigattiera quali prospettive scolastiche e pertanto di possibilità di integrazione avranno le decine di bambini (ne hanno contati 70 su 110 presenze) che assieme ai loro genitori vengono cacciati e abbandonati sulla strada e senza una strategia alternativa; dove dormiranno stanotte i 70 bambini? Cosa potranno mangiare?
Sappiamo che l’Europa ci chiede di eliminare i campi (tradotto i ghetti) ma, non per ricacciarli sulla strada e nella nuova clandestinità. A chi sembra offendersi se definito leghista, provi a farsi un esame di coscienza e domandarsi se le istituzioni e la politica hanno fatto quanto necessario o possibile e inoltre, la si smetta di riproporre la categoria del migrato clandestino da contrapporre al rifugiato di guerra.
Allo sgombero sono intervenute anche le maestre delle scuole frequentate dai bambini rom, l’associazione “Africa Insieme e il Centro Sociale “Rebeldia” che, hanno provato ad aprire una trattativa con le forze dell’ordine, ma ovviamente non c’è stato nulla da fare, nonostante un ricorso legale inoltrato alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo. E sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri regionali di “Sì Toscana a Sinistra” che proprio ieri (analogamente a iniziative parlamentari che in sede europea) avevano presentato un’interrogazione urgente in Regione per chiedere una sospensione dell’ordinanza del Comune, così da poter organizzare soluzioni alternative per le famiglie, considerata anche la presenza di minori.(Vd. Interrogazione: IO0061 sgombero campo rom PI 290915).
Il comunicato Fattori e Sarti, “Sì Toscana a Sinistra”:
“Sgombero Bigattiera, Un PD in salsa leghista muove le ruspe incapace di trovare soluzioni. Oggi nel territorio pisano è avvenuto lo sgombero forzato, con polizia e ruspe, del campo della Bigattiera. Non è servita la mobilitazione di associazioni e forze della sinistra, si è voluto andare avanti a tutti costi con una modalità di cui andrebbe fiero Matteo Salvini della Lega”
“Non è un caso che a unirsi alla protesta stamani vi fossero le maestre delle scuole frequentate dai bambini rom che tanto si erano adoperate per realizzare veri percorsi d’integrazione”. “Uno sgombero così non risolve niente, si allontano delle persone, condannandole a trovarsi da sole un alloggio di fortuna altrove, con il rischio di creare nuovamente situazioni di estremo disagio”. “La stessa cosa avvenuta ieri nella zona di Quaracchi a Firenze”.
“Resta la delusione per una vicenda che coinvolge esseri umani trattati cinicamente dalle Istituzioni, Istituzioni che in questi anni hanno fatto poco o niente, se non tagliare gli allacci idrici ed elettrici, compartecipando così alla situazione di rischio sanitario. Quello che è successo a Pisa non deve più accadere e proprio per questo in Commissione Sanità abbiamo richiesto che d’ora in poi la Regione prenda in mano la situazione per gestire una strategia attenta e inclusiva per il superamento dei campi”.
