Chiesa San Francesco di Pisa e il cantiere fantasma da 180 mila euro: “nessuno ci ha lavorato in 2 mesi e, oggi chiude”

Sarebbe dovuto servire per mettere in sicurezza una parte del tetto della chiesa, che ricordiamoci è a forte rischio crollo per erosione di tutte le travi che lo sostengono, come risultato dalle accurate analisi tecniche su ognuna delle travi, effettuate dalla Soprintendenza di Pisa nel marzo 2016

30aprile 2018 da Franco Mariani e Nicola Nuti 

In questa fase la parte del tetto interessata è esattamente quella crollata nel settembre 2015, sopra le cappelle laterali di destra rispetto all’altare maggiore, tra cui quella dove si trova la famosa tomba del Conte Ugolino, assieme alle altre della Famiglia dei Conti Delle Gherardesca. Già appare strano che la messa in sicurezza del tetto crollato avvenga solo dopo oltre 2 anni e 7 mesi dal crollo… Comunque gli operai della ditta M.I.D.A. srl di Pistoia, incaricata dalla Soprintendenza dei lavori, non si sono quasi mai visti, e sicuramente non nelle ultime settimane, come ha anche sottolineato il Padre Guardiano del Convento, Padre Iulian Budau, durante la prima riunione del Comitato Pro Riapertura della chiesa, che si è tenuta lo scorso 26 aprile.

  • L’ ordinanza comunale di occupazione di suolo pubblico n. 341 rilasciata in data 28 febbraio 2018, e affissa sul cantiere in Via Buonarroti, prevedeva che dal giorno 8 marzo al 30 aprile 2018 – ovvero con chiusura oggi – sia attivo il cantiere voluto dalla Soprintendenza di Pisa per lavori di messa in sicurezza delle coperture dell’apside e delle adiacenti cappelle del transetto della chiesa di San Francesco, il cui tetto è crollato nel settembre 2015.
  • A fine marzo gli addetti ai lavori ci dissero che comunque i lavori veri e propri della messa in sicurezza non sarebbero iniziati prima di una ventina di giorni, ovvero ad aprile inoltrato; nel darne notizia però mettemmo subito in risalto, facendo dei semplici calcoli, che difficilmente sarebbero riusciti a terminare entro il 30 aprile,  ovvero, all’epoca, in circa 3 settimane, che poi di fatto si riducevano a 15 giorni lavorativi, essendoci in tale periodo ben 4 se non 7 giorni non lavorativi.
  • Lo slittamento dell’inizio dei lavori, come ci dichiarano in Soprintendenza, fu addossato al Comune di Pisa “per non intralciare la riasfaltatura della strada…”.

Attenzione:

non è che con questi lavori la chiesa riaprirà, anzi, in quanto, come già annunciato lo scorso 12 marzo, i lavori veri, quelli di restauro dell’intera chiesa, che permetteranno nell’arco di tre/quattro anni di riaprire finalmente la nostra chiesa, non inizieranno prima del 2019… se però inizieranno, in quanto la Fondazione Pisa, che ha messo a disposizione dello Stato – che è l’unico proprietario della chiesa, Monumento Nazionale – ben 2,4 milioni di euro (una cifra impressionante) è pronta a ritirarli in quanto lo Stato non ha nessuna intenzione di firmare l’accordo che stabilisca che questi soldi stanziati saranno utilizzati effettivamente per San Francesco, in quanto lo Stato potrebbe destinarli ad altre chiese e monumenti anche al di fuori della Toscana.

Da quando la notizia del cantiere fantasma è apparso sugli organi di stampa nessuna smentita e tantomeno nessuna precisazione in merito è giunta dalla Soprintendenza di Pisa, né dalla ditta incaricata M.I.D.A di Pistoia, né dall’Architetto incaricato dei lavori Tampieri, né dall’Architetto coordinatore dell’esecuzione Barandoni.

Ciliegina sulla torta:

parte delle cancellate, quelle situate in via San Francesco, a febbraio/marzo sono state letteralmente abbattute da ignoti: probabilmente qualcuno con la propria macchina ci ha sbattuto contro, peggio ancora se fosse opera di vandali. Anche qui nessuno si è premunito -nonostante la denuncia da parte degli organi di stampa – di indagare su come si sono svolti i fatti, e peggio ancora di risistemare le cancellate. Di fatto, alla data odierna, quella parte di cantiere non è in sicurezza, è fuori legge, in quanto non essendo state sostituite le cancellate chiunque può entrare nel cantiere, fare i propri comodi, effettuare anche danneggiamenti, e soprattutto farsi male. Questo, alla data odierna, è lo stato attuale delle cose…

Post precedente: Nasce “Comitato pro restauro chiesa San Francesco” di Pisa, invito a farne parte

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