Dimissioni di Buscemi subito. La protesta non si ferma

Assemblea molto partecipata nella sede della Casa della donna quella che ha deciso di continuare la mobilitazione anche con sit-in e proteste di piazza fino a che la nomina di Andrea Buscemi non verrà ritirata. Carla Pochini, presidente Casa della donna: “La violenza sulle donne non può essere in alcun modo negoziata, minimizzata, giustificata e meno che mai da chi ricopre cariche pubbliche”.

11luglio 2018 da Casa della donna Pisa

 

Una battaglia di civiltà e democrazia che non si fermerà fino a che la nomina di Andrea Buscemi ad assessore non verrà ritirata (Andrea Buscemi e il reato di Stalking). Questo il messaggio forte e chiaro che è uscito dall’assemblea cittadina che si è svolta ieri sera presso la sede della Casa della donna. Un’assemblea molto partecipata da tante cittadine e cittadini che a turno hanno preso parola per spiegare le ragioni del proprio dissenso, per suggerire forme di mobilitazione o anche solo per dare voce al proprio disagio. Tra gli interventi che si sono succeduti nelle oltre due ore di assemblea, tanti anche quelli di giovani donne e uomini.

“La sicurezza anche delle donne, ad esempio nelle strade della città, è stato un tema molto sentito e discusso durante la campagna elettorale”, ha sottolineato una giovane donna. “E allora come si fa oggi ad accettare che proprio chi ha vinto le elezioni cittadine su quei temi nomini assessore un uomo che ha esercitato violenza sulle donne? È inutile parlare di sicurezza delle donne, se quella sicurezza è stata addirittura minacciata da chi oggi ricopre ruoli istituzionali. Non si tratta di destra o sinistra, è una battaglia culturale prima che politica che riguarda tutte e tutti noi”.

L’assemblea si è conclusa con la volontà di proseguire la mobilitazione e con un impegno: se entro il 17 luglio, giorno di insediamento del Consiglio comunale, il sindaco Michele Conti – che qualcuno ieri sera ha ricordato essere il sindaco di tutta la città – non ritirerà la nomina di Andrea Buscemi, la protesta non solo continuerà ma arriverà in piazza e dentro il palazzo comunale. Già pronte centinaia di magliette con la vignetta donata per l’occasione dalla disegnatrice Anarkikka.  

“Quella di ieri sera – dichiara Carla Pochini presidente della Casa della donna – è stata un’assemblea molto importante, non solo per le tante persone che vi hanno partecipato. Dall’assemblea è emerso in modo chiaro e netto che la violenza sulle donne non può essere terreno di negoziazione, non può essere in alcun modo negata, minimizzata o giustificata, meno che mai da chi ricopre cariche pubbliche. La nomina di Andrea Buscemi ad assessore del Comune di Pisa ha aperto una ferita profonda nella città e nel cuore delle sue istituzioni. Quella nomina – prosegue Pochini – è il segno di una gravissima collusione istituzionale che le cittadine e i cittadini di Pisa non possono accettare. Il sindaco Michele Conti deve ritirare immediatamente la nomina. La mobilitazione che in questi giorni ha portato oltre 25 mila persone a firmare la petizione online non si fermerà fino a che questo non accadrà. Se entro il 17 luglio, giorno di insediamento del Consiglio comunale, quella nomina non sarà ritirata scenderemo in piazza con sit-in e manifestazioni e arriveremo anche ad occupare il Comune. Non ci fermeremo!”

Intanto prosegue senza sosta la raccolta di firme su Change.org che oggi ha superato le 25mila sottoscrizioni e da ieri sera è partita anche un’azione di bombing sul profilo Facebook del sindaco Michele Conti con centinaia di commenti che chiedono le dimissioni di Andrea Buscemi.

  • Da Diritti in comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Possibile): “No ad Andrea Buscemi assessore, no alla “cultura” della violenza maschilista. Vogliamo le dimissioni di Andrea Buscemi, nominato dal Sindaco assessore alla cultura”

Si tratta di una persona che ha evitato una condanna penale per stalking a causa della prescrizione del reato. Lo dimostra e lo conferma anche il fatto che è stato condannato al risarcimento dei danni e alle spese. Non solo, nel processo è emerso che Buscemi ha minacciato due testimoni per indurle a non testimoniare, tant’è che il giudice per le indagini preliminari ha stabilito il divieto di avvicinarle.
Siamo letteralmente indignate e indignati che si sia anche solo potuto pensare di candidarlo, figuriamoci addirittura sceglierlo come assessore!
Questa nomina indica che il nuovo Sindaco non ha la più pallida idea di cosa sia la violenza esercitata sulle donne attraverso mille comportamenti che ledono la loro libertà impedendo il diritto alla loro piena e pari cittadinanza. Non ha la più pallida idea di come tali comportamenti non siano casuali, dettati da stati emotivi incontrollati, ma siano logicamente conseguenti all’idea che, semplicemente, le donne siano persone di serie B e sia quindi normale esercitare violenza nei loro confronti, ai più diversi gradi. E’ falso e inutile scandalizzarsi per coloro che vengono uccise dai loro compagni se non ci si scandalizza, non si sanziona e non si agisce per superare la cultura che sottende a questi atti, che è la stessa identica per la quale Andrea Buscemi si è reso protagonista di atti persecutori verso la sua ex compagna e di minacce verso le due testimoni.
Ancora: mantenere un assessorato alle pari opportunità in questo quadro è ipocrita se non addirittura insultante: si può pensare davvero di prendere in giro così tutta la cittadinanza e il sensibile mondo delle differenze?
Quello del Sindaco è un atto gravissimo e inaccettabile in sé, perché non si è curato del risultato di un processo penale, ma anche e soprattutto per la cultura profondamente maschilista che dimostra, che viene elevata ad atto politico fondamentale per il governo della città.
Non c’è molto da dire: Andrea Buscemi non può fare l’assessore. Noi faremo tutto quello che possiamo per impedirlo, raccogliendo la sollecitazione che sta arrivando da tantissime donne e tantissimi uomini della città. e arriveremo anche ad occupare il Comune.

  • Da Nuovo Maschile. Uomini liberi dalla violenza: “Il sindaco di Pisa ritiri subito la nomina ad assessore di Andrea Buscemi”

Riccardo Guercio, presidente associazione Nuovo Maschile: 
“Come può un uomo, nella sua veste di assessore, rappresentare le istituzioni cittadine e promuovere la cultura del rispetto e della non violenza se ha esercitato ripetute azioni di stalking, di cui non ha mai riconosciuto la gravità e gli effetti?”

L’associazione “Nuovo Maschile. Uomini liberi dalla violenza” si unisce alla Casa della donna e alle tante cittadine e cittadini di Pisa che in questi giorni si stanno mobilitando contro la nomina di Andrea Buscemi ad assessore. “Crediamo che un uomo che ha commesso violenza nelle relazioni, riconosciuta anche in sede giudiziaria, ma che non si è assunto la responsabilità di quelle azioni e non ha mai messo in atto condotte riparative, non debba accedere a cariche pubbliche”, dichiara Riccardo Guercio presidente dell’associazione. 
“Le Istituzioni, anche in ottemperanza alla Convenzione di Istanbul, sono tenute alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Come può un uomo, nella sua veste di assessore, rappresentare le istituzioni cittadine e promuovere la cultura del rispetto e della non violenza se ha esercitato ripetute azioni di stalking, di cui non ha mai riconosciuto la gravità e gli effetti? Quale messaggio darebbe una simile nomina alle donne e agli uomini di questa città? Consideriamo assolutamente inaccettabile che un’istituzione importante come quella comunale colluda con certi comportamenti e anzi adotti quelli tipici degli uomini violenti: negare, minimizzare, deresponsabilizzare la condotta violenta. Tutto ciò non favorisce certo la consapevolezza e la motivazione al cambiamento, ma cronicizza il comportamento violento. Ecco perché chiediamo al Sindaco Michele Conti di ritirare subito la nomina e rispondere così all’appello che in queste ore gli stanno rivolgendo 25mila cittadine e cittadini.

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