La mattina del primo di maggio si è svolto a sorpresa un flash mob alla Capannina di Lari, lungo la via del Commercio, al bivio per Cevoli e Soiana
3maggio 2017 da Comitato No geotermia Valdera, Casciana Terme Lari, Terricciola, Capannoli, Chianni
Sono state esposte una decina di lenzuola che portavano scritte contro la proposta di realizzare alcune centrali di coltivazione dell’energia geotermica proprio lì, nel territorio di quattro comuni: Casciana Terme Lari, Terricciola, Capannoli, Chianni. I cittadini della Valdera sono arrabbiati e sono preoccupati e per questo la loro mobilitazione non si ferma: questa non è una terra di conquista, ma un territorio che basa la sua economia sull’agricoltura di qualità, sul paesaggio, sull’enogastronomia, sul turismo, l’ambiente, il silenzio…
In Valdera è da poco nato un comitato apartitico, che vede grandissima partecipazione di cittadini e aziende ed ha come obiettivo la difesa di questo territorio straordinario dagli interessi di chi, con spregiudicatezza e senza alcun rispetto, vorrebbe perforare, cementificare, provocare sismi, costruire camini, centrali, tubazioni e trivelle alte fino a 70 metri, trasformandolo di fatto in una realtà industriale, allontanando chi ama questa terra: cittadini turisti, aziende e investitori con conseguenze irrimediabili sull’assetto socio economico e sulla qualità della vita di tutta la Valdera (ricordiamoci che qui i nipoti hanno ricominciato a coltivare le terre dei nonni!)
Il Comitato si oppone a chi vuol far credere che la geotermia industriale sia un’energia pulita e rinnovabile, ed ha già le idee chiare sul perché nella valletta della Cascina non si debba nemmeno cominciare, con la ricerca magnetotellurica, a studiare l’eventuale presenza di fluidi geotermici; il comitato si preoccupa di difendere il proprio territorio vocato all’agricoltura e al turismo di qualità, da chi lo vorrebbe trasformare in una realtà industriale, ed era presente alla Festa Rossa di Lari il 1° maggio con uno striscione, un intervento dal palco e un banchetto; qui si sono distribuiti volantini informativi e si sono raccolte le firme per chiedere alla Regione Toscana di non concedere il permesso di ricerca magnetotellurica e di definire le zone vocate alla geotermia e quelle no.