
Anche Pontedera ha aderito alla “Notte europea dei ricercatori”, un evento con lo scopo di avvicinare i cittadini alla scienza e all’innovazione in modo divertente
1°ottobbre 2016 da Ruggero Morelli
Oltre 200 eventi in Europa, 6 progetti approvati in Italia, due: BRIGHT e DeTop hanno avuto origine a Pontedera, presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. Bright è acronimo di “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research”, e il progetto ha avuto l’obiettivo di contribuire a migliorare la visibilità e la percezione del lavoro dei ricercatori tra la cittadinanza della Regione Toscana.
DeTop è acronimo di ‘’Dexterous Transadial Osseointegrated Prothesis ‘’, il progetto è stato approvato dalla commissione europea col bando Horizon 2020,. – www.detop-project.eu – Durerà quattro anni e sarà l’Istituto di Pontedera a coordinare il lavoro di sette centri di ricerca che si trovano in Svizzera, Svezia e Gran Bretagna. (qui la Brexit non aveva ancora influito).
Venerdi sera dalle 20 alle 24 alcune stanze dell’istituto di viale Rinaldo Piaggio sono state affollate da giovani e, da pochi con i capelli bianchi come me, per vedere i nuovi robot, ascoltare le spiegazioni dei ricercatori durante la proiezione dei filmati con le immagini delle applicazioni dal vero di mani e gambe ‘sensibili’. Qualche difficoltà con la lingua, infatti tra i dodici ragazzi che spiegavano il funzionamento degli arti creati nei laboratori, alcuni sono cinesi, sudamericani e africani. Eccone alcuni:Angela Grassi, Nicola Di lecce, Byungieon Kang, Ilaria Bandoli, Francesco Clemente, Ali Leylavi Shoustari, Attilio Marino, Francesca Sorgin, Jasmin Ausari, Lorenzo Vannucci, tra i molti.
La ricerca e la robotica da qualche anno si è dedicata a migliorare la qualità della vita.
Da un lato si studiano materiali nuovi e leggeri, soft robotics, che si adattano meglio a sondare il nostro corpo, come avviene al centro dello Scoglio della Regina a Livorno, ormai famoso nel mondo per l’octopus/polpo. La direttrice Cecilia Laschi è ai vertici delle organizzazioni mondiali che seguono la robotica.(vedi:Robot Octopus Points the Way to Soft Robotics With Eight Wiggly Arms Ieee Spectrum; (2016). Dall’altro creando arti sensibili per rimediare alle conseguenze di moltissimi incidenti/amputazioni di mani, piedi ecc. nel centro di Pontedera.
Ricordo, di passaggio, che il centro nato nel 1995 da una collaborazione tra la Scuola Sant’Anna, il Comune e la Piaggio ,che con il giovane Alberto Agnelli mise a disposizione i locali, è oggi diretto da Enza Spadoni, esperta di Trasferimento tacnolico.
Un tavolo è stato approntato per mostrare e far toccare ai bambini alcuni giocattoli robot a forma di animaletti come coccinelle e rane; è il settore della robotica educativa che sta entrando in molte scuole. La lunga serata è stata presentata da due componenti della giunta del Comune di Pontedera – una ricercatrice scientifica Angela Pirri ed una filosofa Liliana Cavani, che hanno messo in l’accento sulla utilità del binomio che loro stesse incarnano, e sulla necessità che fin dalla scuola primaria si educhino i bambini alla familiarità con la ricerca. Ed hanno sottolineato il vanto di Pontedera che vede la presenza di uno dei centri di ricerca più famosi al mondo, un patrimonio che insieme ai centri di Livorno, Pisa, Peccioli e Grosseto, può dare lavoro qualificato ed attrarre investimenti ad un’area vasta della Toscana.

Era presente l’ing.Riccardo Costagliola, presidente della Fondazione Museo Piaggio, che segue ogni iniziativa della Scuola Sant’Anna e dei centri di biorobotica, collaborando alla conoscenza e divulgazione della ricerca che da sempre ha caratterizzato l’attività della industria di Pontedera, sulla scia delle invenzioni del primo direttore Corradino D’Ascanio inventore dell’elicottero e della vespa(vedi :’’Pontedera città dei motori e dell’innovazione.Edizioni Tagete 2015).