Prorogata la mostra su Salvador Dalì a Palazzo Blu

Grandissimo successo per la mostra “Salvador Dalì. Il sogno del classico”, allestita a Palazzo Blu a Pisa, che da Ottobre ha visto migliaia di presenze, tanto che per dar modo al pubblico di poterla visitare ancora per un paio di settimane è stata prorogata fino a domenica 19 Febbraio

4febbraio 2017 di Serena Campani

La mostra, aperta dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 20.00 ( con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura) è veramente interessante e ripercorre la vita del grande surrealista catalano, ponendo l’attenzione sul suo rapporto con  sommi artisti italiani come Michelangelo, Raffaello e Dante Alighieri, che tanto lustro hanno dato alle nostre terre toscane. 

Misticismo, guerra  (l’immagine della bomba atomica lo colpì profondamente), amore per la moglie Gala (sua musa) sono solo alcune delle tematiche che attraversano l’opera di un artista eclettico e visionario, che, nato nel 1904 e morto nel 1989, con la sua vita ha attraversato quasi tutto il Novecento, lasciando un segno indelebile nel mondo della cultura e dell’arte con la sua tracotante personalità.

“Ogni mattina mi sveglio e, guardandomi allo specchio, provo sempre lo stesso ed immenso piacere: quello di essere Salvador Dalì.”

Molti i dipinti esposti che mostrano rivisitazioni di grandi opere di Michelangelo e Raffaello, maestri indiscussi del nostro Rinascimento Italiano. Dalì faceva riportare sulla tela quadrettata opere intere o parte di esse da un suo assistente, e poi procedeva inserendo tocchi di colore e particolari che le rendono uniche ed estremamente contemporanee. La tematica religiosa è poi molto presente, attraverso figure di angeli e madonne in stile rinascimentale. Anche Gala viene raffigurata con questo sembiante.

Sono presenti poi tantissime illustrazioni della Divina Commedia che Dalì realizzò  nei primi anni Sessanta per una speciale edizione commissionatagli dell’Istituto Poligrafico dello Stato Italiano in occasione dei 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri. Le illustrazioni vennero presentate in una mostra in Francia, ma ottennero delle reazioni contrastanti dalla stampa e dalla critica, perché non fu da tutti gradito che ad illustrare l’opera del sommo poeta italiano fosse un artista spagnolo, per cui il contratto col pittore fu rescisso e l’edizione di lusso da lui illustrata non venne pubblicata. Venne però anni dopo pubblicata da un editore francese. Dalì realizzò questi acquarelli in formato “foglio” con varie tecniche, scegliendo liberamente i personaggi da rappresentare e dando la sua personalissima interpretazione delle terzine dantesche. Le illustrazioni sono esposte secondo l’ordine deciso dall’artista e accompagnano il visitatore in un viaggio sulle orme di Dante –autore e personaggio della Commedia-, attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. L’effetto finale è assai suggestivo. I peccati,  le passioni, le pene del contrappasso, Dante,  Virgilio, Beatrice, e poi il Paradiso, fino ad arrivare a Dio; tante sono le immagini che mi hanno colpito, che denotano uno studio e una riflessione profonda sull’opera dantesca da parte di Dalì.

L’allestimento non presenta soltanto quadri, ma è arricchito da contributi audio e video e da molte fotografie del famoso artista baffuto.

Il costo del biglietto è di 12 euro, 10 per i Soci Coop, e comprende l’utilizzo dell’ audioguida. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.mostradalipisa.it. Contestualmente si può visitare gratuitamente una mostra sull’alluvione a Pisa del 1966, composta da fotografie e filmati d’epoca.
 Precedenti articoli: inaugurata-a-pisa-palazzo-blu-la-mostra-dali-il-sogno-del-classico

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