Sciopero e duemila firme, indotto Piaggio, a rischio100 posti lavoro

Venerdì 29 luglio dalle 8,30 ai reparti dello stabilimento di Pontedera, l’Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero con corteo interno. Alla manifestazione non aderiscono i sindacati confederali:

manifpiaggio“Ancora nessuna risposta – dice l’Usb – sul futuro dello stabilimento di Pontedera. Tutto questo mentre giungono voci sempre più insistenti in merito alla volontà di produrre sei nuovi motori all’estero e il rischio di esternalizzazione del reparto prove strada”.

A fine agosto o settembre il referendum indetto dall’Rsu

29luglio 2016 admin

piaggiDuemila firme in calce a un documento che parla del futuro della Piaggio e delle altre imprese metalmeccaniche della provincia di Pisa, indirizzate al governatore Enrico Rossi ed al sindaco Simone Millozzi.

Obiettivo del sindacato Uilm Uil, che ha promosso la petizione insieme a Fim Cisl, è «abbattere il muro di omertà e silenzio che aleggia intorno a questa situazione». Da qui la richiesta di un intervento urgente per aprire un confronto tra le parti, a cominciare dalla commissione regionale per la ripresa economica e sociale della Toscana.

Il calo del mercato delle due ruote è iniziato nell’ormai lontano 2009 in Piaggio e poi ha coinvolto tutto l’indotto della Valdera, nel 2015 Piaggio ha realizzato investimenti per oltre 100milioni di euro, realizzando proprio a Pontedera un nuovissimo impianto di verniciatura per Vespa riconfermando la centralità di Pontedera.

Finora, spiega la Uilm, «abbiamo potuto arginare questa emorragia affidandoci agli ammortizzatori sociali, sapendo bene che con le ultime manovre del governo questi aiuti sarebbero finiti e che purtroppo, già da settembre, avremo le prime perdite occupazionali che coinvolgeranno quasi cento lavoratori dell’indotto: Officine Ristori, Pieracci Meccanica, TMM e Ghiara Meccanica, noi crediamo che l’unica strada da percorrere sia quella di coinvolgere in maniera unitaria i sindacati, le istituzioni e le forze politiche per chiamare tutti alle loro responsabilità e abbattere il muro di omertà e silenzio».

Nello stabilimento di Pontedera c’è un fronte aperto sugli ammortizzatori sociali, con un referendum previsto a settembre.

«Solo il ricorso agli ammortizzatori sociali – spiega Benedetto Benedetti, segretario della Uilm – ha permesso di proteggere il salario dei lavoratori. Non ci sono altre strade, ma è bene sapere che il contratto di solidarietà ci può aiutare per un periodo maggiore di tempo a superare questa fase di difficoltà. In altre parole: la cassa integrazione ha una durata di due anni, il contratto di solidarietà di tre, rinnovabili. Cosa vogliamo fare in questo frangente? -chiede Benedetti rivolgendosi alle altre sigle sindacali e ai lavoratori- Una vertenza con la Piaggio? Vi sembrano il momento e il contesto giusti? Noi siamo per tutelare i lavoratori. E per farlo non possiamo che essere per la firma del contratto di solidarietà. Poi -aggiunge il segretario- un minuto dopo ci attiveremo per costringere l’azienda a un tavolo così da discutere del futuro dello stabilimento di Pontedera e delle sue lavorazioni, coinvolgendo in seguito, se necessario, anche i vertici nazionali dei sindacati e le maggiori istituzioni. Occorre iniziare a discutere con la Piaggio per riportare a Pontedera lavorazioni e attività che sono state trasferite senza un reale e tangibile beneficio, anzi con perdita di professionalità da parte dell’azienda stessa”.

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