TMM, tavolo di crisi al Mise, le istituzioni chiedono all’azienda di tornare sui suoi passi. Prossimo incontro il 21 settembre

La TMM torni sui suoi passi: c’è bisogno di tempo per lavorare a soluzioni alternative, per verificare la possibilità che l’azienda possa essere rilevata e che si possano garantire occupazione e continuità della produzione.

6settembre 2017 da Alessandro Federigi, Firenze

Questa la posizione condivisa da istituzioni e sindacati al tavolo di crisi sulla TMM di Pontedera, che si è riunito oggi al Mise presieduto dalla viceministro Teresa Bellanova. Per l’azienda era presente il liquidatore indicato dalla proprietà.

Il consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, ha ribadito il duro giudizio della Regione Toscana sulla decisione dell’azienda di chiudere la fabbrica, interrompendo improvvisamente l’attività e avviando la procedura di mobilità per il personale. Si è determinato un doppio danno sociale ed economico, ha ricordato: per gli 85 lavoratori che perdono il lavoro, ma anche per l’intero territorio di Pontedera, che rischia così di perdere una produzione, quella delle marmitte, che può contare su una lunga tradizione e consolidate competenze. 
Simoncini ha ricordato l’impegno del presidente Rossi sulla vicenda, anche attraverso contatti informali con i vertici della Piaggio, e ha chiesto che ha anche il Ministero, come Regione e Comune, prenda contatti con la stessa Piaggio perché possa contribuire al mantenimento di questa produzione sul territorio pontederese.

Una nuova riunione del tavolo è già prevista per il 21 settembre.

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