Camp Darby il 2 giugno, Rifondazione Comunista: “adesso le istituzioni prendano posizione”

La riuscita manifestazione contro il potenziamento di Camp Darby del 2 giugno ha rappresentato solo il primo appuntamento di una stagione di proteste che si protrarrà fino al raggiungimento dell’obbiettivo di impedire la realizzazione delle nuove infrastrutture

3giugno 2017 da Francesco Renda, Rifondazione Comunista Livorno

Crediamo che questo successo possa e debba essere raggiunto, perché i grandi temi della guerra e della pace non lasciano indifferente la popolazione, che ormai ha capito dove risiedono le responsabilità dei morti e della disperazione che affliggono la sponda sud del Mediterraneo e che spingono centinaia di migliaia di esseri umani a scappare da guerra e fame. Occorre adesso che le istituzioni, a cominciare dai comuni di Pisa, Livorno e Collesalvetti e dalla Regione Toscana, rispondano a questa mobilitazione ed offrano una sponda istituzionale alla lotta.

Davvero le istituzioni sono pronte ad avallare questo progetto? La smettano di nascondersi dietro la scusa delle esigenze di sicurezza nazionale e si assumano le loro responsabilità sull’accelerazione della militarizzazione del nostro territorio. Conosciamo bene l’interventismo servile del Partito Democratico, ma la posizione del Movimento 5 Stelle, che amministra il Comune di Livorno, non è pervenuta a nessun livello. Riteniamo che la farsa del superamento delle categorie di destra e sinistra si riveli su questo tema proprio come tale, una stupida e pericolosa menzogna. Destra e Sinistra restano due categorie estremamente valide, certamente sul grande tema della guerra e della pace. Sinistra è pace, senza scusanti, senza attenuanti e senza remore. L’assordante silenzio del Movimento 5 Stelle lo dimostra abbondantemente e lo relega a complice dei futuristi massacri. Il 15 giugno assisteremo alla discussione, nel consiglio comunale di Pisa, della mozione presentata da Una Città In Comune-PRC, nell’attesa che venga calendarizzata a Livorno quella analoga.

Speriamo che in quell’occasione la bella addormentata Filippo Nogarin e la sua maggioranza escano allo scoperto. Dal canto nostro, ci prepariamo ad opporre i nostri corpi appena le ruspe entreranno in azione.

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