06ottobre di Silvio Lami
Una calda giornata di ottobre a Pisa, piena di eventi e mercatini, un pomeriggio che ha concentrato nel centro storico migliaia di visitatori.
Fra i vari eventi annunciati, quello delle Sentinelle in Piedi in p.zza dei Cavalieri http://www.pisorno.it/5-ottobre-a-pisa-si-ritorna-a-pregare-contro-i-diritti-delle-coppie-omosessuali/. Una tra le cento città in cui è stata decisa questa manifestazione, pensata e organizzata in concomitanza con la manifestazione di Parigi, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone in piazza contro le nozze gay, ma anche scontri con un bilancio di 96 fermi, 39 arresti e 36 feriti, fino all’irruzione violenta nella sede del partito socialista, da parte di gruppi dell’estrema destra.
In piazza dei Cavalieri invece, considerato l’esiguo numero di sentinelle che si sono presentate, nessuno si sarebbe accorto della loro presenza, se non fosse stato per la contestazione di centinaia di studenti universitari e delle molte associazioni a difesa dei diritti. A differenza di quanto accaduto a Livorno il 14 settembre http://www.pisorno.it/100-alla-veglia-dei-buoni-una-sessantina-gli-agenti-di-p-s-400-alla-controveglia-dei-cattivi/, non si è presentato nessun schieramento di polizia, anche in virtù di questo, l’incontro ravvicinato tra le due diverse tipologie di pensiero non ha rappresentato alcun problema in termini di Ordine pubblico.
Certo è, che non sono mancati gli sfottò e attimi di derisione, in particolare provenienti dall’ironia goliardica, ma neanche è mancata la voglia di confronto e il tentativo di rappresentare pacificamente le diverse testimonianze. Un confronto non tra muti ma, certamente tra sordi che, se visto da un osservatorio neutrale, potremmo definire del terzo tipo.
Anche nelle altre 99città la presenza delle Sentinelle è stata scarsa, probabilmente la loro iniziativa non avrebbe avuto alcun interesse mediatico se ovunque, appunto, non fossero sorte proteste di indignazione. Forse le uniche notizie di risalto, sono i diversi comportamenti delle varie Questure e Prefetti nelle disposizioni di gestione della piazze.
Dalle cento piazze, un particolare curioso ci viene da Bergamo, un contromanifestante vestito da finto “nazista dell’Illinois” (come nel film Blues Brothers), con al braccio lo stemma del “Grande dittatore” e tra le mani il Meink Kampf di Adolf Hitler, che ironizzava silenziosamente il suo dissenso, è stato considerato troppo ironico dalla Digos e fermato, adesso rischia una denuncia per apologia di fascismo, nonostante il suo intento provocatorio fosse diametralmente opposto. “Io, grande dittatore”
Sulle contestazioni avvenute in molte città, Eugenia Roccella (Facebook), parlamentare di Ncd, ha annunciato che presenterà una interrogazione parlamentare su quello che definisce “un attacco vergognoso, oltretutto pianificato e organizzato”.
Sicuramente avrete già sentito parlare di questo video: