“Grandi Molini Italiani”, potrebbe essere l’inizio di una filastrocca, invece è l’ennesimo dramma occupazionale della città di Livorno

27marzo 2017 da Massimiliano Gori, Cisl Livorno

L’unica certezza è che Livorno è andata al Molino ma, il Molino non resta a Livorno

  • Se è vero che Livorno ha fatto quadrato contro la crisi, supportata dal Governo e dalla Regione,
  • se è vero che istituita l’area di crisi complessa, sono state create agevolazioni nei confronti delle imprese in difficoltà,
  • se è vero che l’autorità portuale sta facendo il possibile per adeguare una banchina il cui progetto è fermo dal 2014.

Se tutto questo è vero, è altrettanto vero che la Grandi Molini Italiani non è interessata a Livorno.

Poco importano le raccomandazioni di Rossi, le esortazioni di Simoncini, la disponibilità dell’Autorità portuale e del Comune di Livorno, l’Azienda persegue nel suo piano di licenziamenti, non attivando nessuna delle agevolazioni esclusive di questo territorio. Allora la domanda da porsi è “perchè e per chi sono state fatte queste agevolazioni?” A cosa servono se le industrie le snobbano?

E’ quindi inutile essere dichiarati Area di Crisi Complessa, oppure dobbiamo pensare che la Grandi Molini Italiani abbia interessi di altra natura nel nostro Porto?

Un po di memoria su tutta questa vicenda:

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